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Ma vi immaginate se i Manowar al posto di entrare su di un palco con
le loro Harley (facendo pure delle figure barbine, come successo durante
qualche Gods Of Metal, del quale non ricordo l'anno, n.d.r.), di munirsi
di pellicciotti tamarri da far urlare allo scandalo gli ambientalisti
e di autoproclamarsi la band più chiassosa sulla faccia della terra,
sparando i loro anthems davanti a folle di impavidi defenders poganti
avessero invece animato le notti di qualche fumoso club doltreoceano
degli anni 30? Quelli dove i superalcolici giravano clandestinamente
a fiumi e i cognomi italiani erano pronunciati con terrore, dove il contorno
era costituito da spumeggianti nerette dallugola doro? (Sì,
Roberto tento di immaginare e inizio pure a rabbrividire, n.d.r.). No,
non cè bisogno che sforziate eccessivamente la parte destra
del vostro cervello (non è politica! n.d.r), basta mettere le mani
su questa ennesima trovata della Wolverine che camuffata nelle vesti della
propria sussidiaria Frankie Bo, specializzata in neo swing, pesca 22 hits
dei mondi pop, indie rock, punk, metal e li getta in pasto ad altrettante
formazioni incaricate di raffinarli attraverso un trattamento a base di
swing e rockabilly. Ciò che ad un primo approccio puo sembrare
una ciofeca pazzesca si rivela invece una divertentissima trovata che
metterà sicuramente daccordo rockers e metallers non integralisti
che potranno rigustarsi i propri inni in versioni notevolmente rilassate.
Così Last Caress dei Misfits e Metal Warriors
dei Manowar si trasformano, grazie rispettivamente a Los Fabulous Bill
Billys e The Bricats,
in innocui motivetti da fischiettarsi sotto la doccia. Diverso trattamento
riservato a Blietzkrieg Bop dei Ramones e a Working
dei Cock Sparrer mantenute su sostenuti ritmi boogie rockabilly. La palma
dei migliori se laggiudicano a pari merito i tedeschi Lota
Red alle prese con Black Hole Sun dei Soundgarden, rivoltata
in lungo e largo ma capace comunque di mantenere le stesse atmosfere oniriche
delloriginale, e gli yankee Jet
Sex Six con la riproposizione della classicissima House Of The
Rising Sun degli Animals, probabilmente la cover version più
bella che abbia mai sentito, capace di far venire i brividi in virtù
di una straordinaria esecuzione vocale ed del degno accompagnamento della
sezione di fiati. Sentiti plausi anche ai Lucky Devils (http://www.lucky-devils.de/)
che giocano in casa e ci regalano un'ottima e piuttosto fedele rilettura
psycho del cavallo di battaglia "Smells Like Teen Spirit" dei
Nirvana, a Paul Galaxy
& The Galactix, i quali dimostrano con "Fat Bottom Girls"
quali avrebbero potuto essere i risultati se i Queen fossero nati almeno
15 anni prima e ai Quakes, a quali la definizione Swing A Billy calza
proprio a pennello. Sinceramente non conoscevo il brano di "Echo
& The Bunnymen" ripreso dal loro album "Last Of The Human
Beings", ma è quantomeno arduo pensare che l'originale superi
il grande impatto generato da quella qui presente. Ovviamente vi vedo
perplessi e assaliti da inrispettosi conati di vomito, nella palla di
cristallo scorgo soprattutto orde di metallers scesi sul sentiero di guerra
utilizzare una foto dei Los Fabulous Bill Billys come bersaglio preferito
per le loro freccette, però dall'altra intravedo pure qualche pazzo
che facendosi beffa di qualsiasi barriera fra stili prende alla buona
la natura di questo lavoro, intuendone sapientemente uno scopo finale
che riassumerei in 2 semplici paroline: start shakin! |
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